Imu, Tasi e Tari, calcolo e schema.

10 luglio, 2014 - 15:30

casa5L’Imu non deve essere pagata per le prime case, a meno che non siano di lusso. Il calcolo resta sostanzialmente quello degli anni precedenti, si parte dalla rendita catastale dell’immobile, rivalutata del 5%, e la si moltiplica per un coefficiente pari a 160 nel caso di case e abitazioni (80 per gli uffici, 55 per i negozi, 65 per gli immobili strutturali). Poi si inseriscono nel calcolo le aliquote e le detrazioni stabilite a livello comunale .La somma delle aliquote di Tasi e Imu non può superare l’1,06%.

La Tasi si applica alle prime e seconde case e deve essere pagata da proprietari e inquilini. Il calcolo è identico all’imu. La scadenza del 16 giugno, peraltro, si applica proprio agli immobili situati nei comuni che abbiano già deliberato in materia. Per tutti gli altri si slitta al 16 ottobre. Per sapere se il proprio comune di riferimento abbia emesso la delibera è sufficiente controllare il sito del ministero delle Finanze. Anche la quota di Tasi a carico degli inquilini è fissata dai comuni in misura variabile tra il 10 e il 30%.

La Tari, infine, è la nuova tassa sui rifiuti che prende il posto della vecchia Tares. È dovuta dai proprietari e dagli inquilini di case e appartamenti, e dai titolari di imprese commerciali o industriali. La base di calcolo della tassa è proporzionale alla metratura degli immobili. Anche in questo caso, però, i Comuni hanno ampia libertà di scelta sia per le aliquote sia per le tempistiche di pagamento. In base alle decisioni delle amministrazioni locali, il versamento dovrà quindi essere effettuato in un’unica soluzione a fine anno, o in due rate di cui la prima, per l’appunto, è dovuta il 16 giugno. Pagare la tassa è la parte più semplice: sarà il Comune stesso a inviare a casa un bollettino con l’importo dovuto. E per qualsiasi problema si può sempre rimediare compilando l’F24.

Per calcolarle vi consigliamo il sito amministrazionicomunali.it

www.amministrazioneonline.it

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