Cedolare secca, dal 2013 ancora più conveniente

28 marzo, 2013 - 18:46

A partire dall’anno d’imposta 2013, per i redditi da locazione di immobili abitativi, optare per la cedolare secca diventa molto più conveniente dell’assoggettamento all’IRPEF, in quanto il comma 78, dell’articolo 4 della Legge 92/2012, introduce a decorrere dal 1/01/2013 l’abbassamento dello sconto forfettario, di cui il contribuente godeva in sede di dichiarazione dei redditi, dal 15% al 5% per i canoni di locazione assoggettabili ad IRPEF.
Conseguenza principale è che praticamente a tutti i contribuenti/locatori conviene aderire alla cedolare secca.
Certo, optare per la cedolare secca aveva già i suoi vantaggi:
• imposta soggetta ad aliquota piatta del 21% o del 19%, quindi, a determinate condizioni, risparmio d’imposte (IRPEF, Addizionale regionale ed Addizionale comunale) complessivamente versate;
• nessun versamento d’imposta di registro (nei casi di pagamenti successivi) e nessun versamento di imposta di registro e di bollo (nei casi di nuovi contratti da registrare);
• i canoni rilevano ai fini delle deduzioni, detrazioni ed agevolazioni fiscali: detrazioni per carichi di famiglia, per lavoro dipendente/pensione, per lavoro autonomo, per redditi d’impresa semplificata, alcuni redditi diversi.

Unico aspetto negativo rimane che aderire alla cedolare secca significa escludere il reddito da locazione dall’ammontare dell’imposta sul reddito delle persone fisiche. Con il rischio, se il contribuente/locatore ha molte spese detraibili (ad esempio derivanti da spese mediche, per il recupero edilizio del 36% o 50%, per il risparmio energetico del 55%, ecc.), di risultare incapiente o parzialmente incapiente ed impossibilitato a godere di tutte le detrazioni spettanti.

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